Le competenze sono una sintesi di attitudini, conoscenze ed esperienze finalizzate quindi possono essere acquisite e perfezionate durante la propria vita.
La complessità relazionale dell’economia 2.0 necessita di capacità quali riconoscere le emozioni altrui e come “ingaggiarle” assertivamente. Cosi potremmo semplicemente definire l’intelligenza emotiva, una competenza sempre più richiesta e necessaria in qualsiasi lavoro professionale ed aziendale. Basti pensare che il World Economic Forum l’ha inserita tra le prime dieci competenze richieste entro il 2020.
Daniel Goleman, famoso psicologo americano, è il “padre” e principale esperto di questa capacità di ” riconoscere i propri sentimenti e quelli degli altri, per saper gestire le emozioni in modo efficace”.
Secondo una ricerca dell’Università di Yale, questa caratteristica è responsabile del successo delle persone per l’80% delle volte. Se riflettiamo la maggior parte degli eventi che affrontiamo nelle nostre giornate lavorative sono esperienze emotive che a loro volta influenzano la relazione sociali con i colleghi, superiori e clienti, ecc. Le persone agiscono anche sulla base di emozioni (questo è il motivo di alcuni comportamenti irrazionali) e chi è in grado di leggere le emozioni farà meglio degli altri e aiutando anche la quotidianità di chi lo circonda.
È dimostrato che la produttività cresce in quegli ambienti in cui il singolo si sente apprezzato, ascoltato e determinante per l’organizzazione oltre a sentirsi incoraggiato ad esprimere il proprio potenziale. Condividere, oltre alle proprie competenze ed esperienze, anche le preoccupazioni e gli stati emotivi “difficili” con i colleghi può aiutare l’organizzazione a prevenire danni da “performance” negative di uno o più singoli.
Leggi l’articolo completo Per Avere Successo Bisogna Avere Intelligenza Emotiva, E Non Fare Gli Stronzi tratto da Psicologia Applicata.