Nonostante le molteplici riforme legislative che si susseguono, il deficit di tutela della privacy continua ad aumentare. Il recente rapporto A/77/196 “Right to privacy”, disegna uno scenario preoccupante e promuove 10 principi da utilizzare nella regolamentazione.
Il recente rapporto A/77/196 “Right to privacy” a cura dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, disegna uno scenario particolarmente preoccupante rispetto ai rischi per la privacy in un mondo sempre più digitale.
Il rapporto non nega i benefici prodotti dall’innovazione digitale come veicolo di progresso della società ma intende porre l’accento anche sui pericoli – spesso impercettibili – in grado di pregiudicare il diritto alla privacy individuale.
I dieci principi ONU a tutela della privacy
L’ONU promuove un decalogo di principi-guida da utilizzare nella regolamentazione settoriale di riferimento, come “parte strutturale fondamentale di ogni sistema giuridico nazionale” applicabile alla materia della privacy con l’obiettivo di favorire lo sviluppo sostenibile delle tecnologie senza compromettere le libertà fondamentali degli individui.
- il principio di legalità che deve essere rispettato durante l’intero ciclo di vita dei dati personali trattati, dall’iniziale raccolta alla cancellazione definitiva delle informazioni;
- Il principio di trasparenza ossia l’accesso pieno e completo alle informazioni personali di cui l’interessato è titolare;
- Il principio finalistico di scopo per identificare con precisione, chiarezza e comprensibilità, gli specifici limiti di utilizzo che hanno giustificato la raccolta delle informazioni;
- Il principio di equità

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