Un mondo in cui un paio di occhiali sia in grado di sostituire il computer o lo smartphone. Un’Intelligenza Artificiale sensibile al contesto per aiutare le persone a navigare nel mondo, senza distogliere l’attenzione, perché si sta guardando uno schermo. Un dispositivo che non costringerebbe a scegliere tra il mondo reale e il mondo digitale.
Trasformare l’intenzione in azione
“Perché però l’AR diventi veramente onnipresente, è necessaria una tecnologia a basso attrito e sempre disponibile che sia così intuitiva da usare da diventare un’estensione del tuo corpo” ha spiegato Michael Abrash, Chief Scientist dei Facebook Reality Labs. Questa interfaccia AR dovrà essere proattiva piuttosto che reattiva. Sarà un’interfaccia che trasforma l’intenzione in azione senza soluzione di continuità, dandoci più libertà d’azione nelle nostre vite e permettendoci di rimanere presenti con coloro che ci circondano. Dovrà poi essere socialmente accettabile sotto ogni aspetto: sicura, privata, discreta, facile da imparare, facile da usare, comoda e indossabile tutto il giorno, semplice e affidabile. Magari da mettere al polso.
I Facebook Reality Labs Research.
A questo stanno lavorando i ricercatori del Facebook Reality Labs Research. L’unità di ricerca di Menlo Park sta sviluppando un’interfaccia per la realtà aumentata che non costringerà a scegliere tra l’interazione con i propri dispositivi e il mondo che ci circonda. “Stiamo sviluppando – fanno sapere gli esperti della piattaforma – soluzioni più naturali e intuitive per interagire con gli occhiali per la realtà aumentata always-on. Anziché richiamare la nostra attenzione su una periferica nel palmo della mano,
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