Si sente, sempre più spesso, parlare di OKR, la metodologia basata su obiettivi e risultati condivisi che comincia a trovare spazio anche nelle aziende italiane.
Certamente questo cambiamento è una risposta all’attuale scenario del lavoro mutevole che ha portato milioni di lavoratori italiani in Smart Working. Il dibattito sul tema è ancora in aperto e ci si chiede: come si può migliorare la gestione dei dipendenti? Si può gestire meglio il tempo? Come si possono considerare i progressi senza eccedere nel controllo?
A queste domande, si può provare a dare una risposta con la metodologia Objectives and Key Results (OKR), incentrata proprio sulla riprogettazione del lavoro e sul superamento del concetto di “raggiungimento dell’obiettivo” e di valutazione della performance personale fine a sé stessa, inserendola in un’ottica di condivisione dei compiti e dei goal aziendali.
Come funziona il metodo “Objectives and Key Results”
Step 1
Individuare 2 livelli di obiettivi: gli objectives e i key results.
L’objective è una missione, un obiettivo molto alto e ambizioso.
I key results sono i risultati misurabili necessari per il raggiungimento dell’objective.
Step 2
Individuare gli OKR di ogni singolo collaboratore o dei team, da condividere poi con tutti i colleghi, a garanzia della massima trasparenza organizzativa. Successivamente ci saranno dei follow-up di allineamento, ma le persone sono, di fatto, autonome.
Step 3
Per loro natura, gli OKR consentono un ciclo di definizione di obiettivi più rapido, in genere ogni trimestre. Al termine del trimestre il team e il manager si ritrovano per valutare l’andamento degli OKR. Alcuni risultati saranno centrati al 100%, altri magari soltanto al 50%, alcuni magari non verranno raggiunti.
Perché passare al metodo “Objectives and Key Results”
Gli OKR sono flessibili, si adattano bene ad un mercato come quello attuale in continua evoluzione, nel quale fissare degli obiettivi statici di medio-lungo periodo è ormai obsoleto.
Inoltre, la metodologia promuove un clima di maggior collaborazione in azienda, facilitando un controllo sul dipendente costante e non invasivo perché ci si concentra sui macro obiettivi e ogni key results raggiunto sarà un successo per l’intera organizzazione, indipendentemente dal raggiungimento dell’obiettivo primario.
Conclusione
Stabilire obiettivi, classificare le azioni da intraprendere in base alla loro importanza e priorità e misurare i progressi in base ai risultati ottenuti sono attività essenziali per qualunque azienda, ma gli OKR possono portare anche a qualcosa di più.
Questo nuovo metodo di lavoro interno infatti è un importante strumento per allineare gli obiettivi e i risultati da raggiungere, a ogni livello dell’organizzazione, ma anche per accrescere il coinvolgimento di ogni individuo nella strategia di business aziendale.
Se vuoi trovare l’ispirazione con esempi di OKR ti consiglio di dare un’occhiata al sito (in inglese): http://okrexamples.co/