Nei prossimi cinque anni, si legge nell’EU Skills Agenda, 120 milioni di europei dovranno aggiornare le proprie competenze o riqualificarsi e la Commissione Ue prevede che il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio creerà oltre 1 milione di posti di lavoro entro il 2030.
“Servono investimenti nelle competenze delle persone al fine di aumentare il numero di professionisti che costruiscano e conoscano le tecnologie verdi, comprese quelle digitali, che sviluppino prodotti, servizi e modelli imprenditoriali ecologici, creino soluzioni innovative basate sulla natura e contribuiscono a ridurre l’impronta ambientale delle attività”.
I settori in cui le competenze green saranno più richieste
Settore delle costruzioni
Sono necessarie competenze per quanto riguarda progettazione, tecnologie e materiali ecologici.
Gli ambiti meno coperti da operatori qualificati sono l’efficienza energetica e delle risorse, le soluzioni decentralizzate per le energie rinnovabili, la circolarità, la digitalizzazione e la ristrutturazione delle costruzioni esistenti nel rispetto dei requisiti di accessibilità.
Settore automobilistico e dei trasporti
Sono chiamati ad investire in tecnologie verdi per far progredire l’elettrificazione dei trasporti e altre soluzioni alternative in tema di carburanti, a trasformare i modelli aziendali e le catene del valore esistenti, anche tramite un uso trasversale delle competenze nelle catene di approvvigionamento e negli ecosistemi.
Settore turistico
Le competenze verdi possono sostenere la ripresa del settore per la transizione verso un turismo più sostenibile, che sia comunicato efficacemente al consumatore; fondamentali anche in questo settore sono le competenze inerenti al riciclo e alla gestione dei rifiuti, i servizi idrici ed energetici.
E le competenze green?
- le scienze sociali applicate alla transizione ecologica saranno più rilevanti (si pensi ai cambiamenti nei comportamenti di consumo);
- le competenze per conoscere e dare senso ai dati saranno sempre più importanti per le imprese;
- l’importanza di progettisti e gestori di sistemi (sempre più dinamici e complessi) sarà crescente;
- le soft skills saranno ancora più dirimenti: interdisciplinarità, curiosità e pensiero critico e sistemico, lavoro di squadra e risoluzione dei problemi, la capacità di pensiero «Out-of-the-box» per migliorare le catene del valore non solo attraverso l’uso delle tecnologie;
nelle imprese saranno cruciali i profili professionali trasversali in grado di integrare il cambiamento green, per guidare, dare fiducia nella transizione, con capacità di networking e di visione complessiva.
VUOI APPROFONDIRE QUESTI ARGOMENTI?
Registrati alla nostra newsletter IN-sight Board! Solo ciò che ti serve, direttamente nella tua casella di posta elettronica e nella tua area utente INNEKO. Come sappiamo ciò che ti serve? Te lo chiediamo con un breve questionario e SELEZIONIAMO solo gli aggiornamenti che ti interessano.